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Un pensiero dalle Missioni

 

Ieri siamo rientrati a Manila, dopo una visita in alcune isole del sud delle Filippine, tra cui CEBU. La bellezza della natura incontaminata e il sole cocente del clima equatoriale sono degli ottimi ingredienti per lodare il Signore. Ci si sente davvero tanto piccoli in una creazione così vasta, si percepisce nel profondo la presenza di quel Dio che dà ad ogni uomo di buona volontà la forza e la gioia di spendersi per il bene dei fratelli. Abbiamo partecipato a delle celebrazioni del 25° di arrivo nelle Filippine delle Suore Ospedaliere di S. Benedetto Menni ed ho trovato delle persone eccezionali che hanno aperto la loro casa alla nostra povera persona e che sono state al nostro fianco con le novizie in...diane a visitare le isole vergini delle Filippine. Dio sia lodato e amato per sempre nei nostri cuori. Mi mancate tanto, ma vi porto ogni giorno nel cuore e sto scoprendo quanto è forte la forza della preghiera nella vita di un missionario. La voglia di restare è tanta per rendermi utile in qualsiasi cosa, e tagliare con una vita fatta di troppi agi e comodità. CONDIVIDO la rinuncia di Ratzinger per dedicarsi alla preghiera, quasi lo invidio, mentre mi guardo intorno in questa desolazione umana, in cui convivono la fede, la miseria, il rispetto umano e il dolore quotidiano di tanti bambini che non hanno il necessario. Quando ci si alza è una festa perchè inizia una nuova giornata di servizio al Signore. Vi saluto con amore e sono quì a guardarmi intorno per scoprire quanta negligenza è presente nel cuore di noi occidentali.
Ciao e a presto

Oggi domenica 3 Marzo 2013 sono ad Amadeo, presso il centro dove sonocurati e amati i bambini audio/cerebrolesi.Ieri pomeriggio abbiamovisitato la nuovo struttura che sara' inaugurata tra due mesi, appena sara' arredata.E' il centro diurno che entrera' in funzione per tutti bambini malati. Penso che dobbiamo lavorare un po' di piu' per dare una mano all'opera che viene portata avanti.
Qui' il Buon Dio chiede carita' e amore vero, non a convenienza, come succede tanto spesso da noi in Italia anche nella nostra Comunita' di Pietradefusi. Toccare con mano e' totalmente diverso che vedere in fotografia. Non mi dispiacerebbe lasciare l'Italia e partire missionario per vivere in modo nuovo tante cose. Ma ho capito anche che il Signore mi vuole in... Italia a lavorare con quanto piu' amore possibile anche a favore di queste realta' che bussano alla sensibilita' di noi cristiani. Stamattina abbiamo celebrato la Messa domenicale con un Vescovo in pensione che e' venuto a celebrare per i malati e per i fedeli che qui' vengono per pregare. Sai la lingua e' un problema, ma si puo' superare con tanto amore nel cuore, resta da sconfiggere il nostro egoismo, e per questo ci dobbiamo tanto impegnare. Sono qui' a guardarmi intorno e avverto tutta la mia pochezza e miseria. Vorrei fare qualcosa e sto chiedendo al Signore di illuminare me e quanti sono alla ricerca di fare del bene. La mia assenza, spero non ha creato enormi disagi, e con la preghiera sto vicino a voi tutti. Ho fatto l'esperienza di quanto e' davvero grande la preghiera fatta con il cuore. A voi un saluto da questa terra asiatica, terra dalle mille e piu' isole che formano le Filippine, una terra calda ma ricca di fede. A CEBU, un'isola delle Filippine dove fu ammazzato Magellano da LAPULAPU, capo tribu' locale, c'e' il grande santuario nazionale di Santo Nigno, e ho pregato per tutti voi, per la vostra fede e perche' il Signore vi conservi e vi aiuti a crescere. Salutami tutti quelli che incontri. Con affetto don Gerardo.


Ora vi scrivo da Manila, siamo al dopo pranzo e condivido con voi ancora qualcosa. Sapete fare un tuffo nel creato e guardarlo con l'occchio di Dio, scopri di essere la creatura tanto amata e di essere parte di un grande progetto che poi è quello del grande suo Regno. Ripenso alla spiaggia dell'isola di BOHOL e alle isole coralline che ci sono intorno e che appaiono e scompaiono con l'alta e bassa marea del Pacifico, sembra che la mano del creatore non si è ferrmata nel produrre bellezza e guardo alla schifezza creata dall'egoismo e cattiveria dell'uomo che mortifica l'amore di Dio. Cosa facciamo realmente noi cristiani per rendere il mondo più bello?
Cosa fa lanostra Comunità di Pietradefusi per costruire cose vere e degne della nostra fede, questo dono grandissimo che il Signore ci ha fatto e di cui ci dobbiamo prendere cura? Per tanti la fede è un oggetto inutile, da bancarella,e se ne fa volentieri a meno. Questo dono unico è offeso in mille modi e non ci preoccupiamo di farlo crescere, cosicchè siamo poveri noi e facciamo diventare poveri gli altri; non siamo per loro strumento di crescita. Penso che le dimissioni del Papa siano un grande monito perchè ognuno rifletta sui tanti doni che abbiamo ricevuto e non li viviamo a pieno; forse ci preoccupa solo dell'aspetto esteriore e non il cammino spirituale. Di fronte alla storia diventiamo colpevoli di non aver saputo costruire l'amore! Le nostre feste cristiane ci aiutano veramente ad amare di più Dio e a crescere nella fede? Cosa realmente resta di questi momenti di festa che noi portiamo nel nostro cammino di fede? Sforziamoci di promuovere una nuova coscienza cristiana che sappia dare risposte di fede alla Fede ricevuta in dono. Il Vangelo ci interroga e ci provoca, guai a noi se non gli rispondiamo e facciamo finta di nulla. Siamo le creature destinatarie della bellezza del creato e non ce ne rendiamo conto.
Se questa bellezza ci toccasse il cuore veramente, tante cose cambierebbero e noi ci renderemmo conto di quanta superstizione acceca la nostra fede e ne soffoca la sbocciatura vera. Penso che fino a quando restiamo solo spettatori e non decidiamo di diventare protagonisti di qualcosa di vivo e di vero, la nostra vita di fede resterà solo un semplice devozionismo e non produrrà nessun frutto. I Santi ci devono aiutare a crescere e amare la nostra vocazione alla Santità. Non li dobbiamo vedere e cercare come dei portafortuna, al punto che ci dispensiamo dall'impegno personale e dalla nostra risposta personale alla Parola di Dio. Amiamo la Parola e diamo con amore la nostra risposta! Vivremo il cammino vero e scopriremo che la Fede sposta realmente le montagne. La montagna più grande da spostare è il nostro egoismo. Quì, mentre ti sposti e ti guardi intorno, e vedi bambini bisognosi e persone che si ammassano nella capitale in cerca di un tozzo di pane che non trovano e vivono sui marciapiedi, bambini nudi e che aspettano la pioggia per farsi un bagnetto, canali di acqua putrida dove si cerca disperatamente qualche pesciolino che non abbocca, persone che sono denutrite, disperati che girano per lestrade e non sanno dove fare la pipì e la cacca e la fanno dove si trovano, tutto questo ci interroga se stiamo facendo veramente della nostra fede un atto di amore a Dio, o un modo di pensare solo a noi stessi, chiedendo ai santi un aiuto per i nostri capricci.
I missionari sono molto preoccupati per questo fenomeno di aumento degli scuotters nei sobborghi di Manila, questa grande capitale, formata da più città messe insieme (MetroManila la chiamano) della quale non si conosce più il numero degli abitanti. Ci si accontenta di vivere in un metro quadrato di terra, non importa se lo trovi accanto ai binari, vicino ad un muro, sotto un albero, l'importante che riesci a stendere un telo sulla tua testa, e se sei fortunato a mettere una lamiera su qualche asse di legno, ti aiuta ad illuderti di avere una casa tutta tua, anche se non ha le pareti, i servizi, l'acqua, la luce, la cucina, il letto, la televisione, e tutte le altre cose che abbiamo noi nelle nostre case e ci lamentiamo e siamo insoddisfatti. Vorresti condividere con loro qualcosa, e non puoi! Noi la povertà non la conosciamo, se guardiamo queste creature che non hanno nulla, solo una bici, una pentola per cuocere il riso e gli resta da cercare ogni giono un pò di legna o altro da bruciare e far bollire un pò di acqua non potabile per preparare un pò di riso e sopravvivere.
Vostro don Gerardo.

Carissimi,
oggi sono stato a visitare la chiesa di S. Sebastiano, una chiesa in stile gotico, interamente costruita in ferro,e poi montata sul luogo, tenuta dai padri agostiniani. All'interno c'è una bella devozione alla Vergine del Carmine e non mancano il Santo Nigno e il Nazzareno nero. Ho avuto modo di fermarmi un pò e ho pregato per tutti voi. Sapete, in questi giorni ho fatto una bella esperienza di preghiera, ho toccato con mano quanto è importante la preghiera nella vita di un cristiano e cosa rende possibile questo atto di abbandono nelle mani di Dio. La preghiera contemplativa è stata una forte esperienza che ha animato questi giorni di missione. Dopo ho visitato il grande mercato di Manila e i tanti tuguri delle baraccopoli degli scuotters, qu...este persone che vivono dappertutto. Il mercato alimentare è un immensa realtà dove si accavallano odori e puzza, dove si vende di tutto e dove tutti vendono di tutto.E' completamente coperto da migliaia di lamiere, si cammina tra i vicoletti dei venditori aiutati dalle piccole luci che sono accese, ma tutto intorno è nero, anche i volti delle persone.Sembra di trovarsi in un mondo difficile da descrivere e da immaginare. Ho desiderato fare questo giro perchè introrno al mercato si trova unatriste realtà di povertà e di miseria. Ho fatto diverse foto perchè possiate farvi una idea vera di questo luogo. Giri e giri per quelle viuzze e sembra di trovarti in un labirinto che non finisce mai. Mi sono fatto accompagnare da una persona amica che conosce molto bene la zona. Quando siamo usciti fuori, alla luce del giorno, sembrava che fossimo stati nelle celle di un carcere al buio e il ritorno alla luce ci creava non poche difficoltà agli occhi. Questa passegggiata è stata preziosa anche per donare a qualche famiglia poliomelitica con bambini poliomelitici qualcosa da mangiare e da bere, una delle migliaia di famiglie che affollano le strade e vivono tra i cartoni notte e giorno, e i bambini riescono a dormire anche in mezzo al rumore delle tentissime macchine che passano accanto. Questa passeggiata mi ha aiutato a capire quanto amore chiede l'uomo e a quale carità ci chiama il Signore ogni giorno. Un abbraccio a tutti e che il Signore Vi Benedica. Pregate per me e per il mio ritorno, perchè sappia essere di aiuto ad ognuno.
Vostro don Gerardo

 

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